Grazie a voi per l’intervista. Sono un musicista autodidatta, nato a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli. Mi sono avvicinato alla musica grazie a mio padre, che suonava il pianoforte e a mio zio Armando Ambrosino che è stato un autore di diverse canzoni tra gli anni ’70 e ’80, tra le sue più conosciute cito “Cuore Matto”.
Decisamente importante e fondamentale; la mia culla, la madre di tutte le ispirazioni. Una città vulcanica, non solo per localizzazione, ma piena di fermento ed energia. Ma anche una città difficile dove si mischiano continuamente gli effetti più contrastanti e opposti. Insomma il massimo come habitat per un musicista.
AUM! Letteralmente sta ad indicare il boccone o forse proprio il morso che si dà al cibo, magari anche nel modo vorace e rapido. Io lo immagino così. La canzone però è stata ispirata da uno sketch de “La Smorfia” del grande Massimo Troisi, che ho visto qualche tempo fa durante il periodo del lockdown.
Mi auguro che siano sensazioni positive e che venga naturale battere a tempo i piedi a terra, con un pizzico di amarcord proprio rileggendo quelle idee musicali che padroneggiavano a Napoli a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
Ci sono molti progetti interessanti nell’underground cittadino e periferico, tanto da spingere diverse Major discografiche a cambiare i propri piani editoriali. E non mancano anche tante altre cose di cattivo gusto e senza futuro. Ma oggi attraverso il web e le piattaforme di streaming si possono raggiungere e intercettare gli artisti che più si desidera ascoltare. Ognuno è quello che ascolta.
Un EP che verrà pubblicato a novembre e che sarà anticipato e presentato con l’uscita di un terzo singolo. Sono concentrato su questo, che non è poco.
È stato un piacere per me fare questa chiacchierata. A prestissimo!