“Sbarre” è un brano autobiografico che si inserisce in una fase importante del percorso di cura dall’anoressia: dopo aver preso consapevolezza di quanto alcune situazioni che viveva fossero deleterie, l'artista stava imparando a descrivere a parole il dolore che provava, senza più il bisogno di ricorrere ai comportamenti tipici della malattia.
Sono una ragazza di 21 anni, vivo a Padova e studio all’università. Mi sono appassionata alla musica molto presto, avevo 3 anni quando ho iniziato a cantare in macchina con mio padre durante dei lunghi viaggi in auto. In adolescenza ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta u poi ho iniziato a scrivere i primi testi.
Sbarre è un brano che ho scritto durante il mio percorso di cura dall’anoressia con l’intento dare voce al malessere che una malattia legata ai disturbi alimentari può provocare, proprio perché a volte può essere difficile da descrivere.
Racconta tutte quelle situazioni in cui mi trovavo che poi si sono rivelate deleterie, limitandomi come fossero “sbarre”.
Credo e spero che ascoltandolo si percepisca la mia intolleranza verso alcune situazioni e la voglia di denunciare quel che mi infastidisce!
Apprezzo molto la musica italiana, ma a volte fatico a trovare delle canzoni da ascoltare che siano emozionanti, soprattutto per il testo che hanno. Penso sia importante dare più importanza al messaggio che un brano può trasmettere!
Tra qualche mese uscirà il mio primo EP, concept album sui disturbi alimentari. Conterrà 6 brani che non vedo l’ora di farvi ascoltare.