Sasà V: il coraggio di raccontare le emozioni con “Pessima Idea”

 

C'è una forza silenziosa nella voce di Sasà V che riesce a catturare l’ascoltatore e trascinarlo in un mondo dove emozioni e consapevolezza si intrecciano. Dopo essersi fatto conoscere attraverso reinterpretazioni sorprendenti di successi come "Miu Miu" di Tony Effe e "Tuta Gold" di Mahmood, l’artista siciliano compie un passo decisivo nel suo percorso con l’inedito "Pessima Idea".

Nato a Caltanissetta, Sasà V (all’anagrafe Salvatore Villa), conosciuto online come Sasavmusic, ha coltivato fin da piccolo un legame viscerale con la musica, affinando una versatilità che oggi lo distingue nel panorama emergente. Il suo nuovo brano segna una svolta più intima, mettendo a nudo il conflitto tra ciò che si è stati e ciò che si potrebbe ancora essere.

"Pessima Idea" è un viaggio nell’incertezza, in quella frazione di secondo in cui il cuore vuole tornare indietro, ma la mente sa già come potrebbe finire. Il tempo sembra sospendersi, mentre ci si interroga su quanto valga la pena ripetere strade già percorse, anche a costo di soffrire ancora. Una riflessione sincera, supportata da una produzione essenziale che lascia spazio alle parole e alla loro forza evocativa.
Con questo brano, Sasà V dimostra di essere molto più di una promessa: è un autore capace di raccontare storie vere, universali, che parlano direttamente a chi le ascolta. E forse, proprio in questo equilibrio fragile tra razionalità e sentimento, risiede la sua cifra più autentica.
 
 
Ciao Sasà, benvenuto su Odalis News! Vuoi dirci qualcosa di te prima di introdurre la tua nuova uscita?
Sono un artista siciliano con una profonda passione per la musica, un amore che mi ha accompagnato fin dalla giovinezza. Il mio percorso formativo abbraccia sia il canto moderno che quello lirico, permettendomi di esplorare diverse tecniche vocali e stili interpretativi. Questa duplice formazione ha arricchito notevolmente la mia sensibilità artistica, consentendomi di attingere da tradizioni musicali diverse e di sviluppare un'espressività vocale versatile e personale

Qual è il significato del tuo nuovo singolo?
“Pessima Idea” esplora quel cruciale momento di conflitto interiore che tutti abbiamo vissuto: il bivio tra la fredda lucidità della ragione e l'irresistibile richiamo dell'istinto. Il brano riflette sulla mia personale tendenza a privilegiare decisioni ponderate e razionali, frutto di un'attenta analisi delle possibili conseguenze. Tuttavia, attraverso le note e le parole, celebro anche il valore liberatorio dell'abbandono occasionale alle pulsioni istintive – quei momenti in cui scegliamo deliberatamente di ignorare i segnali d'allarme della nostra mente analitica.
La canzone cattura quella tensione elettrizzante che precede una scelta potenzialmente rischiosa ma seducente, quando sappiamo che stiamo per intraprendere ciò che la ragione definirebbe una 'pessima idea', eppure procediamo comunque, guidati da un'intuizione più profonda. È un'esplorazione musicale di come, talvolta, proprio quei momenti di apparente irrazionalità possano trasformarsi in esperienze rivelatrici, capaci di arricchire il nostro percorso esistenziale con colori e sfumature che la sola ragione non avrebbe mai potuto regalarci.
 
Quali sensazioni pensi possa regalare questo brano a chi lo ascolta?
Questo brano invita i giovani a riflettere sulle proprie decisioni senza lasciarsi paralizzare dalla paura dell'ignoto, promuovendo un equilibrio tra prudenza e coraggio nell'affrontare il futuro.

Cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente italiana?
riconosco la ricchezza di talenti autentici e la varietà di proposte musicali, ma rilevo uno squilibrio nella visibilità concessa ai generi: il pop di qualità merita maggiore riconoscimento rispetto all'attenzione predominante riservata a rap e trap.
Trovo particolarmente sconfortante come l'industria musicale tenda a premiare produzioni concepite solo per inseguire tendenze momentanee, permettendo a canzoni di scarso valore artistico di superare in popolarità opere frutto di studio, ricerca sonora e cura meticolosa - un fenomeno che rischia di impoverire la cultura musicale e l'esperienza degli ascoltatori.