"Datemi un funky" è un inno alla resilienza e al potere trasformativo della musica. Luca Ghioldi ci racconta come il funky sia diventato il suo strumento per affrontare i momenti difficili e trovare la chiave per continuare a lottare.
Ciao Luca, benvenuto su Odalis News! Vuoi dirci qualcosa di te prima di introdurre la tua nuova uscita?
Ciao a tutti, è un vero piacere essere qui!
Quando mi devo presentare, non so mai cosa dire…mi chiamo Luca, sono un cantautore/chitarrista, appassionato di musica a 360° e polistrumentista…lavoro con la musica facendo progetti nelle scuole e porto grande attenzione verso l’espressività dei bambini (sono il nostro futuro), in più amo la pittura (altra fonte di sviluppo creativo)…per tutto il resto seguitemi sui miei canali per scoprire qualcosa di più! ;)
Qual è il significato del tuo nuovo singolo?
Datemi Un Funky vuole essere un pretesto per portare gli ascoltatori a riflette sul personale approccio alle difficoltà, cercando di evitare le “strade facili”, ma ponderare attentamente e riflettere sulle possibili risorse che ognuno possiede.
Ho voluto provare a far arrivare alcuni concetti giocando con l’ironia e spero che le persone non si fermino all’ascolto del “ritornello orecchiabile” ma scelgano di andare un pochino a fondo.
Quali sensazioni pensi possa regalare questo brano a chi lo ascolta?
Credo che possa dare trasmettere un pò di leggerezza e spensieratezza, ma al tempo stesso mi piacerebbe che ogni persona si soffermi sul significato delle parole che ho scelto e non si lasci solo trasportare dal ritmo incalzante.
Cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente italiana?
Onestamente credo che tanti artisti siano seguiti più per moda che per quello che è il loro prodotto…ho provato a fare questo esperimento di capire come mai piacciono alcuni gruppi o solisti domandandolo (in primis ai miei allievi e poi ad altre persone conosciute in modo casuale) e molto spesso l’ascoltatore medio non sa dare una motivazione reale, semplicemente piacciono perché li ascoltano tutti o perché il loro “personaggio” è accattivante nel modo di apparire (come si veste, come appare)…per me la Musica non è questo.
Fortunatamente ci sono Artisti pazzeschi che scrivono benissimo e suonano altrettanto bene, ma stranamente hanno sempre meno riscontro di altri perché non sono “personaggi”…spero che le cose cambino!
Grazie per essere stato con noi, per concludere ti chiediamo se hai dei progetti futuri!
Grazie a voi! E’ stato un grande piacere! Assolutamente sì…
Tra settembre e ottobre uscirà il mio primo album dal titolo “Il Signor Nessuno”, dopodiché cercherò di presentarlo in più situazioni possibili (sto già pensando a come arrangiare i brani in versione one man band o in duo/trio per poter avere un ampio margine di esibizioni (avere tutta la band sempre a disposizione sarebbe bellissimo, ma mi rendo conto che non è una cosa che puoi fare ovunque).
Mi piacerebbe anche finire di scrivere il libro sul quale ho iniziato a lavorare parallelamente al disco (in realtà le due cose si intrecciano abbastanza), ma vediamo dove mi porterà l’ispirazione.