Intervista ai Freak Show


“Misty Soul” è il nuovo singolo dei Freak Show, che descrive il desiderio di vivere il momento senza troppi pensieri. Godersi l’attimo, magari con la persona che più ti interessa, e divertirsi in un mix di attrazione e chimica. Una sorta di sogno che si vuol far diventare realtà, “sempre di più”.

Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la band. 
 
Ciao ragazzi, benvenuti su Odalis News! Volete raccontarci qualcosa di voi prima di introdurre la vostra nuova uscita?
Ciao e grazie a voi. Siamo una band nata a Bologna nel 2015, proprio in questi giorni compiamo sette anni. La cosa che ci differenzia dalla maggior parte delle band in circolazione è che, fin da subito, abbiamo deciso di dedicarci ai pezzi originali. Di solito si compie un percorso di “avvicinamento”, partendo dalle cover per poi arrivare agli originali. Invece noi no, eravamo decisi fin dal principio. Forse perché tutti i componenti del gruppo sono musicisti navigati e hanno fatto anni sui palchi, spesso eseguendo solo cover. Insomma, avevamo già dato, grazie. La formazione è classica, a cinque: voce, chitarra, basso, tastiere e batteria ma in studio di registrazione, e spesso anche live, amiamo collaborare con altri amici musicisti.
 
Qual è il significato del vostro nuovo singolo “Misty Soul”?
La canzone parla dell’importanza di cogliere l’attimo. Viviamo in tempi frenetici, tutto è vissuto di corsa, sempre in affanno. Questo fa sì che non si riesca sempre a cogliere appieno l’emozione di un momento bello, all’interno della giornata. Sensazioni che possono scaturire anche da piccole cose: immagina di incontrare un amico per strada; sarebbe il caso di prendersi un’ora e godersi quel tempo senza avere la mente impegnata nella programmazione delle incombenze di lavoro, casalinghe o familiari. Sei lì con un amico, goditi quel momento! Perché poi passa e non è affatto detto che si ripeta a breve.
 
Quali sensazioni pensate possa regalare questo brano a chi lo ascolta?
Prima ancora dei testi, noi lavoriamo molto sulla musicalità del pezzo, che è il mezzo attraverso il quale la canzone “arriva” per prima all’ascoltatore. Pensiamo di aver trasmesso una sensazione di benessere, che si esprime tramite la linea vocale, in associazione alla voglia di muoversi a tempo con il groove, che è un aspetto per noi fondamentale. Le due cose non sono affatto in contrapposizione: se il corpo sta bene, anche la testa lo sarà. Noi cerchiamo sempre di miscelare e far convivere questi due aspetti.
 
Cosa ne pensate dell’attuale scena indipendente italiana?
Come sempre, ci sono molti pessimi prodotti accanto a alcune piccole perle. Non facciamo nomi, non sarebbe giusto e comunque sarebbe solo un parere personale e, per fortuna, la musica è quanto di più democratico si possa immaginare. Quindi ognuno è libero di ascoltare ciò che vuole, e ci mancherebbe altro! Tuttavia, ciò che ci stupisce, è che molti, quando sentono i nostri pezzi o ci vedono live, esaltano il fatto che “suoniamo davvero”. Viene da pensare che ci sia voglia di vedere e sentire musica più suonata; forse i campioni, i loop e gli altri artifizi derivanti dall’utilizzo smodato dell’autotune e delle tecnologie in genere, stanno cominciando a stancare; forse i musicisti dovrebbero tornare ad imbracciare gli strumenti e incendiare un palco, se ne sono in grado. Dal canto nostro, noi siamo un po’ più tradizionalisti: entriamo in studio con gli strumenti e suoniamo. Non facciamo i copia-incolla. Armonizziamo i cori cantando e non lo facciamo fare ad un plugin. E se siamo fuori metronomo di due millesimi di secondo…beh, pazienza.
 
Grazie per essere stati con noi, per concludere vi chiediamo se avete dei live in programma!
Sì, certamente. Fortunatamente stiamo uscendo dalla batosta del Covid e siamo sicuri che i live aumenteranno progressivamente, non solo per noi ma per tutti. Se volete sapere quando e dove, cercateci sui social ma poi venite a conoscerci di persona, ad un live: sarà un piacere soprattutto per noi, perché, come tutti gli artisti, amiamo conoscere nuovi fan e rivedere quelli affezionati della prima ora.