Lara Puglia presenta Ho visto Nina volare: "Si tratta di un altro ritratto di giovane donna, innocente e pura..."

 

In questa intervista, Lara Puglia ci racconta “Ho visto Nina volare” una reinterpretazione piano e voce del famoso brano di Fabrizio De André realizzato in collaborazione con Ivano Fossati e tratto dall'album “Anime salve”. La scelta di realizzare una versione intima e personale di questo brano rappresenta un altro sguardo poetico sul mondo femminile che, dopo “Il Sogno di Maria”, si concentra su di un'altra giovane donna oggetto del desiderio forse dello stesso autore in età giovanile. Ricordi infantili ed emozioni adolescenziali in lotta tra innamoramento e frustrazione. Il pezzo è caratterizzato da un arrangiamento minimale eseguito dal vivo nello stesso concerto omaggio de Il sogno di Maria, ed è arricchito da una splendida introduzione al pianoforte di Luca Savazzi, musicista di grande intelligenza e sensibilità che vanta numerose collaborazioni con cantanti di estrazione jazz e pop.
 
Ciao Lara, benvenuta su Odalis News! Vuoi dirci qualcosa di te prima di introdurre la tua nuova uscita? 
Con grande piacere! Sono un'artista poliedrica e versatile. Volitiva, appassionata, estremamente emotiva  ma anche coraggiosa, scrupolosa e coerente. Mi definiscono 'un pò grandeur', ma è che l'amore per il gusto, l'estetica e la bellezza in generale mi accompagnano in ogni cosa che faccio, nell'arte come nella vita. E' innato, l'ho ereditato da mia madre, amante del cinema, divoratrice di libri, accumulatrice seriale di quadri, arredi e soprattutto bicchieri di cristallo per cui potrei anche organizzare ricevimenti anziché fare musica! Amo cantare, ma anche danzare, dipingere, recitare. Mi servirebbero altre svariate vite per poter fare tutto quello che mi passa per la mente, ma diciamo che buona parte di tutto ciò che ho elencato l'ho già messo ampiamente in pratica, quindi posso ritenermi soddisfatta e fortunata!
 
Qual è il significato del tuo nuovo singolo?
Questo omaggio a De André è nato da un concerto live di qualche anno fa e la scelta di cantare tre pezzi dedicati a tre personaggi femminili, tra cui appunto Nina, è stata in parte intenzionale e in parte fortuita. Il pezzo funzionava molto bene arrangiato piano e voce, poi mi piaceva l'idea che fosse dedicato ad una figura femminile, un fil rouge che ritorna spesso nelle mie produzioni artistiche. Il racconto di De André rende in maniera incredibilmente forte e semplice, il contrasto tra l'ingenuità e la purezza della figura di Nina e la minaccia di un mondo  maschile rozzo e diseducato che l'aspetta al varco come fosse una succulenta preda. E' un brano contemporaneamente tenero e spietato
 
Quali sensazioni pensi possa regalare questo brano a chi lo ascolta?
E' un brano contemporaneamente tenero e spietato. Quando affronto un brano di un altro artista cerco di documentarmi sul significato del pezzo, ma non troppo, perché poi devo lasciare spazio alla mia visione, a ciò che il pezzo mi suscita al di la di una spiegazione o di un'analisi ragionata. Devo farmi il mio film, immaginarmi la mia versione della storia o del personaggio, e spesso poi risulta che questa coincida con quella dell'autore oppure che inaspettatamente ne illumini un lato nascosto. Sicuramente però, come accade anche ad ogni altro tipo di interprete, finisco per mettere nella storia originale il  mio personale vissuto psicologico ed esperienziale, e credo che questo poi finisca per coinvolgere l'ascoltatore su grandi temi che bene o male appartengono alla vita di tutti
 
Cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente italiana?
Penso che ci siano tanti artisti straordinari e molto interessanti, che forse però non hanno la giusta visibilità, soprattutto donne tra cui Cristina Donà, Barbara Casini, Chiara Civello oppure un artista e uomo adorabile come Joe Barbieri. Ma in effetti siamo tanti e trovare spazio per tutti non è facile, in Italia poi un certo atteggiamento autoreferenziale non aiuta a creare nuovi spazi, nuove opportunità
 
Grazie per essere stata con noi, per concludere ti chiediamo se hai dei progetti futuri!
Sì, certo! Vorrei produrre e pubblicare altri singoli dedicati ad altri cantautori che amo, ma vorrei anche cimentarmi in nuove collaborazioni e l'idea sarebbe quella di realizzare dei duetti con amici e colleghi cantanti che ho avuto modo di conoscere negli ultimi live ma non solo. Poi abbiamo in serbo il nuovo progetto inedito che nella sostanza è già pronto ma ha bisogno di essere curato e arrangiato in maniera cauta e ponderata, con l'aiuto di musicisti e collaboratori che siano in sintonia con il mio stile e la mia poetica